Marta Perrotta (Roma, 1977) è professoressa associata in L-ART/06 presso il Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre ed è titolare dei corsi Culture e Formati della Televisione e della radio, Format e Narrazioni Televisive e del Laboratorio di Operatore radiofonico. E’ direttore dei programmi di Roma Tre Radio.
Nel biennio 2007-2009 è stata assegnista di ricerca del Dipartimento Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre, nell’ambito del progetto di ricerca "Evoluzione e circolazione internazionale dei format televisivi".
Nell’aprile 2007 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Comunicazione e Nuove Tecnologie (XIX ciclo) dell’Università IULM di Milano, discutendo una tesi sull’estetica del format tv e sulle dinamiche di produzione televisiva di un reality tra modelli globali e adattamenti locali. Nel winter semester dell’anno accademico 2005-06 è stata visiting student presso il Dipartimento di Giornalismo, Media e Comunicazione (JMK) della Stockholm Universitet e ha svolto ricerca presso la Strix, format devisor del reality game La Fattoria.
Laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Roma "La Sapienza" nel luglio 2000 con la votazione di 110 e Lode, ha lavorato per Radio Dimensione Suono sino al 2001. Nel frattempo ha svolto ricerche sui media collaborando con ISIMM.
Borsista e docente allo IULM nel 2001 e nel 2002, dal 2003 è docente a contratto di Comunicazione Pubblicitaria Radiofonica nel Corso di Laurea Specialistica in Radiofonia e Linguaggi Multimediali e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Siena. Inoltre è docente a contratto di Storia e Teoria della Sceneggiatura presso il Dams della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre e dal 2007 docente a contratto di Linguaggi Radiofonici nel Corso di Laurea Specialistica in Radiofonia e Linguaggi Multimediali e dello Spettacolo dell’Università di Siena.
Ha contribuito alla costituzione del network internazionale di studi sulla radio IREN, che riunisce 12 università europee. Ha curato l’organizzazione scientifica e didattica di Siena International Radio Summer School.
Nel 2002 si è classificata seconda all’ottava edizione del Premio Rai-VQPT Giancarlo Mencucci, per un progetto di ricerca originale sulle comunicazioni di massa, presentando un elaborato dal titolo "Le due anime della radio di servizio : il caso Isoradio".
Ha scritto Fare radio. Formati, programmi e strategie per la radiofonia digitale (Roma, Dino Audino Editore, 2017)Il Format Televisivo. Caratteristiche, circolazione internazionale, usi e abusi (Urbino, Quattroventi, 2007) ; L’ABC del fare radio (Roma, Dino Audino Editore, 2003).
Insieme a Veronica Innocenti ha curato Factual, reality, makeover. Lo spettacolo della trasformazione nella televisione contemporanea (Roma, Bulzoni, 2013). Vai alla pagina del volume.
Tra i saggi e gli articoli che appaiono in volumi collettanei, "Storia della radio in 4 atti", in La radio in Italia. Storia, mercati, formati, pubbilci, tecnologie, a cura di Tiziano Bonini (Roma, Carocci, 2013) ; insieme a Lothar Mikos, "Global Ugly Betty. International Format Trade and the Production of National Adaptations", in The International Encyclopedia of Media Studies. Volume II : Media Production a cura di Vicki Mayer (Wiley-Blackwell, 2012) ; “Rome”, in HBO Style. Televisione, autorialità, estetica, a cura di Barbara Maio (Roma : Bulzoni Editore, 2011) ; “In diretta dalla rete”, in Tre Punto Zero, a cura di Eugenia Romanelli (Roma : Dino Audino Editore, 2011) ; “A Peninsula in the Sea of TV Formats : Exploring Italian Adaptations of Survivor”, in Globalization and Contemporary Italian Media, a cura di Michela Ardizzoni e Chiara Ferrari (Lanham : Lexington Books, 2010) ; “Le marche comunicative dell’emittenza privata e pubblica. Una ricerca empirica nell’universo radiofonico nazionale", contenuto in La radio, territori e percorsi di un mezzo mobile e interattivo, a cura di Enrico Menduni (Bologna, Baskerville, 2002) ; insieme a Virginia Massarelli, “Podcasting : a change for listeners, a challange for broadcasters”, in Relating Radio. Communities. Aesthetics. Access, Golo Föllmer and Sven Thiermann (a cura di) (Leipzig, Zukunft des Radios, 2006). Tra gli articoli più rilevanti, "Quando la voce fa la differenza. Prospettive di ricerca su radio e ’femminile’". IMAGO, (vol 6. 2013) ; insieme a Lothar Mikos, "Traveling style : Aesthetic differences and similarities in national adaptations of Yo soy betty, la fea”, International Journal of Cultural Studies, January 2012, volume 15 (1) ; "Specchiarsi in TV. Modelli estetici, artifici narrativi e dinamiche della rappresentazione del sé nella makeover television", IMAGO,(vol. 4, 2011) ; “Radio screens. Radio and cinema in Italy, radio on Italian cinema”, The Radio Journal, December 2008, volume 6 (2&3) ; insieme a Tiziano Bonini “On and off the air : radio-listening experiences in the San Vittore prison”, Media, Culture and Society, Vol. 29 n. 2, 2007 ;
Ha tradotto il libro di David Hendy Radio in the global age e il libro di David Lyon Jesus in Disneyland. Ha curato l’edizione italiana del volume di Paul Chantler e Peter Stewart, Basic Radio Journalism.
Fa parte dell’editorial board della rivista Radio, Sound & Society Journal.
Ha collaborato e collabora con produzioni radiofoniche e televisive (Rai e Mediaset) in qualità di collaboratrice ai testi, editor e autrice.
Per contattare Marta Perrotta scrivere a marta.perrotta(at)uniroma3.it.