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Venerdì 23 aprile alle 12 al Dams dell’Università degli Studi Roma Tre è in programma il secondo appuntamento dei "Mestieri del Cinema", la serie di incontri gratuiti e aperti al pubblico organizzati dalla Fondazione Cinema per Roma, dal Dipartimento Comunicazione e Spettacolo, Dams dell’Università degli Studi Roma Tre, in collaborazione con l’Associazione Cinemadamare.

Ospite di questo appuntamento è Mario Gianani, produttore, con la Offside, di Private, In memoria di me e Auschwitz di Saverio Costanzo e del recente Vincere di Marco Bellocchio, attualmente impegnato nella produzione del film La solitudine dei numeri primi, tratto dal fortunato romanzo di Paolo Giordano. A discutere con lui il prof. Enrico Menduni e Franco Rina, direttore e fondatore della rassegna Cinemadamare.

La biografia di Mario Gianani

Nato a Roma nel 1970. Dal 1995 al 1998 ha lavorato come delegato di produzione per la fiction tv alla Taodue con Pietro Valsecchi. Nel 1998 entra a Mediatrade come assistente di Roberto Pace. Nel 2000 diventa general manager di Evision (produzione internazionale di fiction, di proprietà Kirch Group – Mediaset) e responsabile della società Veleno (Mediaset, Medusa, Mondadori e Jumpy). Nel 2001 fonda a Roma la società di produzione Offside, gestita con Saverio Costanzo, con la quale realizza programmi storici e di attualità per vari canali televisivi, ma soprattutto produce i lungometraggi per il cinema Private (2004) e In memoria di me (2007) di Saverio Costanzo. Del 2006 è invece il documentario, sempre di Saverio Costanzo, Auschwitz, sul viaggio di una classe liceale romana all’ex campo di concentramento. Nel 2007 ha coprodotto, sempre con Offside, insieme a RaiCinema, il documentario di Francesca Comencini In fabbrica, nel quale si intrecciano materiali filmati d’archivio su un secolo di lavoro operaio e testimonianze recenti. Nel 2009 è produttore di Vincere di Marco Bellocchio, in concorso a Cannes nello stesso anno. E’ attualmente impegnato nella produzione del film La solitudine dei numeri primi, tratto dal fortunato romanzo di Paolo Giordano, per la regia di Saverio Costanzo.

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